
*
nella tana
finalmente sono
volpe
mi lecco le ferite
respirando molle
in questo mantello bosco
mi radico nell’umida terra
riposo nascosta
esco furtiva
solo quando annuso
qualcosa in procinto di
cedere – inciampare, incrinarsi
è questa mia
puntuale ferocia
che temo fuggo nego
ma madre,
tu mi hai insegnato
a custodire ferocia
e perseguire sconfinata tenerezza

*
un nodo di parole
svuotate dai piedi
piedi e parole
piedi luce lontani
battiti luce vicini
l’accesso all’animale
o nudo respirare
parte da qui
da un espandersi del torace
: riversare

*
ho una forte fame d’aria che mi guarda
prima del crollo
io rivolto la faccio entrare
questa gioia
spalanca cellule
alla mutazione di forme inesplorate
e io ti sfoglio, mio bestiario
mi sopravviverò
a ogni ecosistema che saprai creare