CHI SIAMO
Ai margini della selva ha radici in un’esperienza di servizio civile universale in Ecuador, ma si dirama ovunque le persone vogliano parlare di condizioni di margine e marginalità. Nasce con l’intento di moltiplicarsi per osmosi: un blog collettivo, che dia voce alle esperienze vissute, alla complessità dell’incontro, alle fratture e al dubbio.
Ai margini della selva vuole costruire uno spazio corale dove esplorare insieme il margine con strumenti vari, quali la scrittura creativa, la poesia, la fotografia, l’arte.
Chi siamo quindi?
Siamo Martina, Maddalena, Samantha, Gabriele, Valeria e Chiara sparpagliate per l’Italia, vogliamo creare connessioni tra punti di vista, persone, discipline e tematiche diverse.

Maddalena Martini
vaga per l’Italia tra permacultura e teatro dell’oppresso, ogni tanto si ferma per lavorare con persone fragili e donne migranti, cercando di trovare un mondo che si adatti a lei.

Martina Spinaci
è a Bologna ma viaggia per l’Europa accogliendo ragazzi scapestrati da Kosovo e Spagna, pianta piante tropicali ricordando l’Ecuador e sogna attorno ad un falò di vivere senza problemi inutili.

Samantha Chia
scrive da Venezia. Per anni ha studiato, scritto e parlato d’arte, ma cercare di renderla un lavoro gliel’ha fatta quasi mettere da parte! Ora prova ad insegnarla e raccontarla, a scuola e con le cooperative sociali (con le amiche ha un progetto autonomo in mente).

Valeria Bianchi
si diverte a raggiungere obiettivi e a cambiare idea una volta arrivata. Non si è ancora capito dove abiti se a Firenze, Roma o Milano. L’unica certezza è che ti romperà l’anima finché non capisci quanto dobbiamo decostruire il decostruibile. Ha un sogno nel cassetto ma non si ricorda più in quale cassetto l’ha messo.

Gabriele Morabito
dove gira lo sguardo si prende bene, vuole giocare a capoeira, far vibrare pelli, scrivere canzoni e codici. Vive a Milano ma può starci per un massimo di 8 giorni di fila, senza arrotondare.

Chiara D’Arco
Per sapere dove sta Chiara bisogna attivare il gps, ma ora sappiamo che dalla Slovenia è finita a Roma. Ama camminare anche sotto la pioggia, ama ammirare piante, ma più di tutto, stupirsi davanti alla vita che nasce e cresce, come una piccola melanzana.
Come scriviamo?
In questo spazio non abbiamo limiti e non seguiamo standard, quello che scriviamo non corrisponde a nessuna etichetta, non è né corretto né sbagliato, ma è frutto dei nostri personali e preziosi modi di vedere e leggere ciò che viviamo.
In una società performativa e visiva come la nostra, ci prendiamo il nostro spazio controcorrente per godere della scrittura sia come creazione artistica sia come comunicazione intima con noi stess* e con chi legge.
In questo senso, questo blog vuole essere lo spazio virtuale che accoglie scritti che raccontino esperienze vissute, ai margini, qualunque essi siano, con la forma poetica che meglio abita in noi.
Spesso ci sentiamo marginali ed emarginate, per le più simili e diverse ragioni.
Che cosa significa il margine per te? Qual è il tuo margine? Quanti margini hai?
Seguici anche su